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La prima notte delle mie nozze, mio ​​marito portò la sua amante e mi costrinse a guardarli. Quello che scoprii un'ora dopo cambiò tutto.

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La prima notte di nozze, mio ​​marito portò la sua amante e mi costrinse a guardarli mentre facevano sesso. Un'ora dopo...

Era la notte delle nostre nozze.

Mi sedetti sul bordo del letto, ancora con l'abito da sposa, aspettandolo.

Pensavo che stesse tornando dal bagno.

Ma mi sbagliavo.

Aprì la porta e lei entrò subito dopo di lui.

Un profumo forte e costoso riempì la stanza. Indossava un abito rosso attillato e il suo sorriso mi fece venire i brividi.

"Perché questa donna è qui?" chiesi.

Non si degnò nemmeno di guardarmi.

Chiuse la porta e girò la chiave.

"Siediti lì", ordinò, indicando la poltrona vicino alla finestra.

Il suo tono era gelido. Mi parlò come se fossi una perfetta sconosciuta.

"C-cosa? No... cosa sta succedendo?"

La donna emise una risata sommessa e beffarda.

"Resterai seduta e guarderai", disse. "È quello che voglio veramente. E stasera lo capirai."

Mi bloccai.

La mia mente non riusciva a elaborare quello che stavo sentendo. Il mio cervello si rifiutava di accettarlo.

La tirò verso il letto.

Iniziò a baciarla. Proprio davanti ai miei occhi. Come se non esistessi.

Cercai di alzarmi.

Mi lanciò un'occhiata gelida e disse:

"Se esci da quella porta, domani tutti sapranno chi sei veramente."

Non capivo cosa intendesse con quella minaccia.

Ma la paura mi immobilizzò.

Li osservavo.

Vedevo tutto.

Ogni secondo era una tortura.

Ogni gemito. Ogni risata che lei lasciava sfuggire.

Ogni volta che la toccava, qualcosa dentro di me si frantumava.

Piangevo in silenzio.

I miei pugni si stringevano fino a farmi male.

Mi morsi le labbra finché non sentii il sapore del sangue.

Un'ora dopo, se ne andò.

Lui fece una doccia.

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